Afghanistan: la drammatica condizione dei minori. Circa 10 milioni bambini necessitano di assistenza umanitaria per sopravvivere e si stima che un milione soffriranno di malnutrizione acuta grave

In questi giorni scorrono sotto i nostri occhi immagini tragiche e sconcertanti della situazione in Afghanistan, che rivelano il profondo dramma vissuto da bambini, donne e uomini.

Nel Paese è in atto una vera e propria catastrofe umanitaria. Migliaia di persone, tra cui intere famiglie, in preda al terrore sono alla ricerca disperata di una via di fuga e ancora una volta a pagarne il prezzo più alto sono soprattutto i minori e le donne.

L’Unicef ha lanciato un drammatico allarme sulla condizione dei minori afghani e sulla dura realtà che sono costretti ad affrontare, denunciando che, ad oggi, quasi 10 milioni di bambini in tutto il Paese necessitano di assistenza umanitaria per sopravvivere.

In totale, sono oltre 18 milioni – circa la metà della popolazione – le persone che versano in condizioni di estrema povertà, di cui poco più della metà è rappresentata da minori.

Inoltre, si stima che circa un milione di bambini sotto i 5 anni soffriranno di malnutrizione acuta grave nel corso di quest’anno e senza cure rischieranno la vita.

Altre stime rilevano che 4,2 milioni di bambini non vanno a scuola, tra cui più di 2,2 milioni di bambine. Dal mese di gennaio, le Nazioni Unite hanno registrato oltre duemila gravi violazioni dei diritti dei bambini. Circa 435.000 bambini e donne sono sfollati interni.

Questi dati restituiscono il quadro di una situazione di estrema emergenza che desta profonda preoccupazione, soprattutto se si considera che i bisogni umanitari dei bambini e delle donne sono destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi mesi a causa di una forte siccità, delle devastanti conseguenze della pandemia da COVID-19 e l’inizio dell’inverno.

Come sottolineato da Save the Children, già prima dell’accelerazione delle violenze e degli sfollamenti di massa la situazione umanitaria dell’Afghanistan era particolarmente critica e non soltanto per il conflitto in corso.

L’Afghanistan, infatti, si classificava come il secondo paese a livello globale per livelli emergenziali di malnutrizione e fame: prima della crisi in corso si contavano 14 milioni di persone – oltre un terzo della popolazione – afflitte dalla fame, tra cui circa due milioni di bambini malnutriti e dipendenti dagli aiuti umanitari.

Secondo le stime dell’Organizzazione internazionale, entro quest’anno la metà dei bambini sotto i 5 anni nel Paese è a rischio di malnutrizione acuta e avrà bisogno di trattamenti specifici per riuscire a sopravvivere. 

A giugno è stato ufficialmente dichiarato lo stato di siccità in l’Afghanistan, per la seconda volta in quattro anni in un Paese già duramente colpito dalla fame e dalla povertà.

Inoltre, la concomitanza data dalla pandemia da Covid-19, dalle restrizioni della circolazione, dall’impossibilità di lavorare e dall’incremento dei prezzi del cibo hanno portato la crisi alimentare nelle aree urbane a livelli mai toccati finora.

Save the Children riferisce così allarmata: “la grave crisi alimentare che coinvolge i bambini afgani in un paese colpito dalla siccità rischia di peggiorare gravemente a causa della sospensione degli aiuti, mettendo a rischio migliaia di vite”.

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